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Imparare a rallentare, come fa la tartaruga!

a cura di Nairi di As We Flow

Oggi mi trovavo in shala a praticare Mysore e al mio fianco c’era una ragazza che praticava ad un ritmo molto più veloce del mio. Non capivo se fosse il suo ritmo o se avesse fretta di finire. Ha iniziato con i saluti al sole dopo di me e finito molto prima, è rimasta in savasana solo pochi minuti.

La società e i ritmi di lavoro a cui siamo abituati al giorno d’oggi ci impongono ritmi frenetici, senza darci il tempo di soffermarci su nulla, con l’obiettivo di fare più cose possibili in tempi sempre più brevi. Siamo treni in corsa, che mirano ad arrivare a destinazione il prima possibile senza vedere cosa ci passa accanto mentre viaggiamo. Questa frenesia si riflette su ogni cosa che facciamo, dal lavoro, al modo di mangiare, alle relazioni e conversazioni che abbiamo con le persone. Ricordo quando incastravo un’ora di palestra nell’unica ora di pausa pranzo che avevo in ufficio, per poi pranzare davanti al pc in fretta e furia.

Nairi Rigon yoga -Francesco Tretto

Tutto questo, spesso non ce ne rendiamo conto, ci porta a vivere ogni cosa come una gara verso un traguardo – che peraltro non raggiungiamo mai e a cui aspiriamo continuamente. Questa fretta abitua la nostra mente e il nostro corpo ad essere sempre focalizzati su quello che verrà dopo, perdendosi il momento presente che stiamo vivendo. E invece è proprio il presente, il qui ed ora, l’unica certezza che abbiamo, l’unica realtà che possiamo scegliere di vivere con maggiore consapevolezza, trasformando ogni istante in qualcosa di unico e speciale. 

Questo concetto del tempo come risorsa finita e limitata, che quando non viene sfruttato al meglio allora è perso, ci porta ad essere ansiosi, agitati, e ci fa vivere in un loop dove non riusciamo a goderci nessun momento della nostra giornata. A volte il corpo ci manda dei segnali per chiederci di rallentare, a volte il segnale deriva dalle relazioni effimere che instauriamo con le persone.  

La verità è che rallentare è difficile. In occidente essere “lenti” è sinonimo di pigrizia, improduttività. E invece è proprio nella lentezza che si impara ad assaporare ogni momento, ogni gesto che facciamo. E’ nella lentezza che il cibo assume tutto un altro sapore, è in una conversazione lenta che le parole assumono valore, è in un respiro profondo che ci riconnettiamo con noi stessi.

La prossima volta che ci immergiamo in una attività, proviamo a ricordarci di prenderci il tempo necessario, riprendiamo fiato, sbarazziamoci dell’angoscia di dover finire tutto in fretta e lasciamoci affascinare dalla lentezza che si ritrova in ogni gesto. Ci sentiremo più sereni, e inizieremo a vedere il mondo sotto un’altra luce.

 

Le bellissime foto in questo articolo sono di Francesco Tretto.

Nairi as we flow

Nairi è insegnante Odaka Yoga e praticante Ashtanga. Studia per diversi anni come autodidatta, poi trasferitasi a Milano per lavoro inizia a praticare con costanza e dedizione. Dopo il primo Teacher Training nel 2020 decide di cambiare vita e diventa insegnante di yoga. Oggi vive a Madrid, domani chissà.
A settembre 2020 ha fondato il progetto di As We Flow insieme al compagno Lorenzo, climber professionista. Prende forma il sogno di voler vivere il più possibile connessi con la natura e con le loro passioni. Stare 8 ore davanti ad un pc, disconnessi dalla realtà, era un futuro, ma soprattutto un presente che Nairi non voleva più vivere. Prende coscienza che lo yoga era ciò che voleva fare, così decide di mollare tutto e partire all’avventura. Dopo diversi mesi in giro per l’Europa, si ferma a Madrid, per fare ciò che ama, con chi ama, nei luoghi che ama.
“Ci vuole tanta energia, ma quando il lavoro coincide con la passione, non sembra nemmeno di lavorare” – dice Nairi – “sento che sono in viaggio, ma il cammino non è ancora finito. Chi ero ieri non è la Nairi che sono oggi e non sarà la Nairi di domani. La felicità è un viaggio che può richiedere una vita intera. È un flusso e io ci sono dentro, completamente.”

Seguila su instagram: @nairi.rigon
Pratica in live streaming su Zoom (info su asweflow.com)

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