Ciao a tutti e buon inizio primavera! Eccoci al secondo incontro di #yogapertutti.
Vorrei consigliare di leggere questo articolo a tutti coloro che fanno yoga, con la preghiera di passarlo a chi yoga ancora non lo fa, a causa di condizioni fisiche o anche emotive che lo portano a pensare di “non essere in grado” di farlo. Consiglio di leggere questo articolo anche a tutti gli insegnanti, perché credo che ci sia la necessità di uscire fuori dagli account Instagram e chiedersi veramente cosa è lo yoga. Infine, prego tutti di scrivere aggiunte, commenti e suggerimenti per poter continuare questa rubrica al meglio.
Cosa non è lo yoga: decostruire gli stereotipi
Iniziamo dall’inizio: parlare di cos’è lo yoga occuperebbe tutto lo spazio che ho a disposizione e potete leggere riguardo a questo in tanti altri posti. Parliamo di cosa non è lo yoga.
Lo yoga non è uno sport, non è un’arte performativa, non è competizione. Non è saper mettersi a testa in giù né tantomeno sapersi toccare le punte dei piedi quando facciamo un piegamento in avanti. Non fatevi intimorire dai contorsionisti di Instagram! Non è una gara a chi fa meglio le posizioni o chi le fa più difficili!
Non è necessario essere flessibili per fare yoga! La flessibilità è una conseguenza del lavoro che si fa sul corpo e sulla mente durante la pratica yoga! Vi consiglio di allontanare pensieri quali “non posso fare yoga perché non sono flessibile”. Questa è, al contrario, una buona ragione per dedicarsi alla pratica: trovare armonia con il proprio corpo e aumentare la propria flessibilità e capacità di lasciarsi andare. Così come per la forza, l’equilibrio e tutte quelle caratteristiche fisiche che puoi sviluppare e sulle quali puoi lavorare.

Come dice il maestro per eccellenza dello yoga per tutti, Jivana Heyman (fondatore della piattaforma internazionale Accessible Yoga) “Se hai una mente e un corpo puoi fare yoga”. Tutto il resto – mattoncini, sedia, parete, letto, tavolo, pavimento, tappetino, cinghia – è solo uno strumento che ti aiuterà a fare yoga. Chiunque, sotto qualsiasi condizione, in qualsiasi posto e a qualsiasi età, può fare yoga.
Se hai difficoltà a tenerti in equilibrio, puoi fare yoga accanto alla parete, a terra o appoggiato ad un supporto (sedia, letto, tavolo etc). Se non hai modo di stare in piedi, puoi fare yoga seduto, disteso a terra, sulla sedia a rotelle. Se hai paura del confronto con le persone che ritieni più abili di te, fai yoga a casa seguendo una delle tante piattaforme online e lavora, nel frattempo, sullo scacciare il desiderio di paragone e sulla tua autostima.
Lo yoga può aiutarti a lavorare sul tuo corpo e sulla tua mente, permettendo di rafforzare e calmare. Può essere molto utile per lo stress, per la gestione di dolori cronici o per entrare in armonia con il tuo corpo, anche in situazioni difficili. Può non essere facile e ti consiglio di farti guidare in questo da un’insegnante che sappia starti accanto, guidarti e darti sicurezza.
Insegnare #yogapertutti
Per insegnare lo #yogapertutti non sono necessarie abilità particolari. Accessible yoga fornisce informazione, preparazione e spunti per poter costruire la tua lezione in maniera inclusiva, così da poter condurre chiunque nella pratica in sicurezza e nel pieno rispetto delle capacità individuali. Quello di cui c’è veramente bisogno è empatia e amore per il prossimo.
Infine, A tutti gli studi yoga suggerisco di cuore di cercare di rendersi accessibili a tutti! Spesso non ci sono né scale né passaggi adatti per chi è diversamente abile. Molto spesso non c’è neanche un bagno per disabili! Tutto questo rende lo yoga una cosa esclusiva e lo priva di un potenziale enorme: quello di portare benessere a chi più ne ha bisogno.
Seguiranno in questi mesi consigli su come adattare le posizioni, a cosa stare attenti quando si fa #yogapertutti e informazioni su risorse disponibili.
Un saluto di cuore a tutti! Namastè!
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1 Commenti
Bravissima @isadora!!! E da (anche) ciclista aggiungo anche che tutto ciò che è ciclabile è anche accessibile!!!!