a cura di Chiara e Luca @Thelagomers

ritrova la tua pace interiore, approfondisci il tuo viaggio di consapevolezza radicandoti.
È risaputo che le connessioni tra yoga e natura sono molteplici. In questo articolo parleremo delle connessioni intrise nella natura nello specifico parleremo delle connessioni tra yoga e montagna. Lo yoga fin dai tempi antichi trae dalla montagna una simbologia mitica. Nella tradizione yogica vengono conciliate natura e cultura. Infatti, nella pratica dello yoga si ha un passaggio di immagini rappresentate con il corpo e il linguaggio delle immagini è il più potente mezzo di comunicazione, diffusione e perpetuazione di una cultura.
Molti nomi di asana si riferiscono a forme di elementi naturali, oggetti simbolici, animali che contengono significati non così semplici e accessibili a tutti da comprendere.
A maggior ragione quando il significato dell’asana si percepisce vivendo nel corpo le qualità, le caratteristiche e le funzioni collegate a quella forma.

L’asana della montagna già dal nome ci trasferisce una forza naturale che agisce su più piani coinvolgendo diversi campi e inducendo a diverse azioni in diversi livelli:
• postura fisica
• significato attribuito al vocabolo
• significato legato al simbolo
• situazione personale di chi si cimenta nella postura
• attribuzione personale di specifiche qualità
• parte emozionale e mentale
Entrare in una postura porta ad esprimere determinate qualità che il praticante può desiderare acquisire, rinforzare oppure entrare nell’asana con piena dedizione può aiutarlo a realizzare il proprio desiderio.
L’asana se vissuta con grande partecipazione evoca emozioni, sentimenti indotti dalla tipologia di postura realizzata: rabbia, coraggio, pace sui quali intervenire per contenere, elaborare, potenziare e trasformare. Grazie al respiro e alla concentrazione, ci permette di lavorare sulla sfera mentale.
Il nostro corpo, quando pratichiamo yoga e quando entriamo negli asana, narra un racconto in un linguaggio corporeo non verbale ma autentico, profondo e significativo.
Solitamente nella pratica dello yoga classico ci si immagina uno scenario di sfondo tipico caratterizzato da immagini antiche, costituito da foreste, picchi montani, luoghi mistici e a volte anche impervi, proprio come il nostro stato d’essere o come la nostra psiche si sente ed è proprio lì che hanno luogo le pratiche più potenti proprio come nelle notti di luna piena.
Immersi nella natura, lontani dalla città dal caos, si perde la sicurezza tipica di sentirsi protetti dalla società e ci si confronta con il magico, caotico mondo della natura dove ci si mette alla prova ogni istante inconsciamente e dove si attingono e si risvegliano le nostre energie più primitive e primordiali.

TADASANA, L’ASANA DELLA MONTAGNA
Tadasana si può collegare propriamente a tale visione celebrando la montagna in tutti i suoi aspetti. Questo asana, si collega alla montagna in quanto TADA in sanscrito significa montagna e ASANA posizione (verticale come una montagna). Inoltre, si chiama così essenzialmente per due motivi. Primo, perché ricorda proprio una montagna: la testa è la cima, le braccia sono i pendii, il suolo su cui si poggiano i piedi è la base. Secondo, perché nel praticarla si avverte una sensazione di forza e di solidità, come una montagna, appunto.
La montagna in molte civiltà antiche riveste un ruolo fondamentale nella sacralità, perché ha molteplici significati: “partendo dall’Olimpo arrivando al Sinai passando per il monte Fuji… questi sono luoghi considerati il centro dell’universo, di luoghi di apparizioni, di glorie e di fatiche o di sconfitte al raggiungimento della vetta”.
Queste montagne sono baciate dal sole dai primi raggi di sole delle prime luci dell’alba o salutate per ultime alle luci del tramonto rivestite di colori infuocati.
Montagne nascoste dalle nubi, intaccate da fulmini, massicci magici e misteriosi, perché punto di collegamento tra la terra e il cielo le cui cime sono sempre state il luogo di manifestazione delle potenze.
Come vedremo nel video della pratica qui sotto, in cui impareremo a fare la posizione della montagna, tale asana evoca l’idea di stabilità, immutabilità, purezza, pellegrinaggio in salita per raggiungere la cima, poiché dall’alto tutte le cose ci appaiono più piccole e acquistano un significato maggiore o per raggiungere uno specifico albero che lungo la nostra salita ci ha colpiti e richiamati, un tempio, una grotta oppure un pellegrinaggio interiore profondo, nel proprio essere, verso quei luoghi così profondi che solamente a stretto contatto con se stessi e con la natura si riescono a raggiungere per scoprire ciò che abbiamo nella profondità del nostro cuore.
Noi siamo stati richiamati fin da piccoli dalla maestosità di questi luoghi, luoghi forti, luoghi unici e magnetici che nel corso della nostra vita ci hanno richiamati a sé per metterci alla prova e vivere di esperienze figurative importanti.
La montagna come già detto, viene simbolicamente rappresentata come un triangolo e anche Tadasana, la posizione della montagna, porta a formare una sorta di “triangolo”: come una montagna la cui vetta è la testa, i cui fianchi sono le braccia e la cui base è la terra su cui poggiamo stabilmente i piedi.
Tadasana è la posizione “della montagna” perché eseguendola correttamente ci si sente forti e alti come una montagna. Non è per nulla una posizione semplice, anche se può sembrarlo, e necessita di molta attenzione. Per questo possiamo dire che ha due significati figurativi:
• ascendente: verso l’alto → verso il cielo
• discendente: verso il basso → verso la terra.
Entrambi ci riportano al cammino di ricerca spirituale faticoso e profondo che citavo prima.
Nell’immaginario comune la montagna rappresenta un mondo visto come un contenitore ricco di natura, rocce, pietre, cristalli, alberi.
Tadasana simboleggia anche il secondo aforisma di Patanjali: ‘Yoga chitta vritti nirodha’, ovvero “lo yoga quieta (nirodha) i vortici (vritti) della mente (chitta)” e anche “assenza di reazioni mentali agli stimoli esterni”. Infatti, la montagna è esposta a tutte le avverse condizioni atmosferiche: pioggia, vento, bufere e uragani, tuttavia rimane ferma e stabile nel suo punto di equilibrio.


TADASANA E I CHAKRA
Tadasana stimola soprattutto proprio muladhara, il primo chakra “il chakra della radice”, il suo elemento è la Terra ma anche Anahata (il chakra del cuore) e Ajna (il terzo occhio).
Elementi: terra, fuoco e aria con elemento terra predominante
Muladhara chakra, ovvero ‘il sostegno della base’, è localizzato al centro del perineo tra l’ano e i genitali ed è qui che si colloca l’ingresso della sushumna. Sushumna è forse il più importante dei canali di energia. Si situa nel Merudanda ovvero nell’asse cerebrospinale che parte dall’estremità inferiore del tronco fino ad arrivare all’estremità della testa, la cosiddetta corona. Sushumna viene descritta come di colore rosso fuoco.
L’organo di senso rapportato al muladhara è il naso, sede dell’olfatto, mentre l’organo di azione sono i piedi, in diretto contatto con la terra, ancorati a essa dalla forza di gravità, ma al tempo stesso basamento che permette al corpo di alzarsi e tendere verso l’alto.
La caratteristica principale di questo chakra è la durezza, per cui la concentrazione operata su muladhara favorisce il rafforzamento e la stabilità.
Ajna (percepire, sapere e anche comando) Chakra è localizzato tra le sopracciglia, in mezzo alla fronte, nella posizione del terzo occhio. Ha due petali bianchi che simboleggiano i due emisferi del cervello. Qui Ida e Pingala Nadi si incontrano con Sushumna Nadi. L’elemento è l’etere.
Ajna, il chakra “dove si realizza il comando”, in questo chakra si ritrova la dimensione mentale sottile, il senso dell’ego e l’intelletto. È associato al midollo, sesto tessuto costitutivo del corpo umano secondo l’Ayurveda. È l’ultimo chakra collocato all’interno del corpo fisico.
Questo è il chakra del perdono, verso se stessi e verso gli altri.
Tadasana attiva anche Anahata chakra, il chakra del cuore. Durante l’esecuzione di questa posizione infatti potresti avvertire una espansione e attivazione dell’energia a questo livello: benessere, apertura verso gli altri, amore, felicità.

TADASANA: BENEFICI E CONSIGLI
Benefici fisici
Rafforza le spalle, le braccia e i muscoli del torace; tonifica tutti gli organi interni e i glutei; migliora la postura; rafforza cosce, ginocchia e caviglie; allieva le sciatalgie; riduce i piedi piatti
Controindicazioni Nessuna
Avvertenze:
Quando si pratica Tadasana è bene porre attenzione ad abbassare il sacro ed alzare il pube. Questo accorgimento permette di rilassare gli organi addominali e quindi il cervello, o meglio, la parte del cervello frontale e razionale si rilassa, mentre si attiva la parte basale e posteriore, la parte intuitiva. Quando si entra e si permane in uno stato di quiete, ma si è nello stesso tempo presenti, attivi, coscienti, nel corpo, si scopre l’essenza del nostro essere più profondo ”lo spirito”, il Brahman.
A differenza delle piante, che hanno forti radici impiantate nella terra che le sorreggono e nutrono, noi esseri umani siamo liberi di muoverci nello spazio. Forse, è proprio per questo che siamo alla continua ricerca di qualcosa che, appunto, ci radichi ma il radicamento non è sinonimo di immobilità.
Il radicamento, nello yoga, è una pratica volta a ritrovare il contatto con il proprio corpo e soprattutto con il proprio mondo interiore, in piena risonanza con la natura circostante.
La Montagna ci invita a confrontarci con le nostre radici, le nostre basi, le sicurezze di un mondo denso e materiale.
Tadasana, la posizione della montagna, è un asana da praticare in piedi ed è annoverato tra le posizioni dello yoga moderno: non è infatti descritto nei testi medievali di hatha yoga. Rappresenta la base, il punto di partenza, per numerosi asana in piedi.
A cosa serve Tadasana?
Serve ad acquisire stabilità, fermezza, anticipa e segue altre posizioni in piedi ed è anche la posizione in cui si inizia e si conclude il saluto al sole ed è una delle posizioni base dello yoga: è sicura e non prevede torsioni azzardate; distende tutti i muscoli della schiena e tutti i dischi cartilaginei della colonna vertebrale, consente di sviluppare l’equilibrio e fa lavorare i muscoli addominali, favorendo la digestione e migliorando la postura.
Prima di procedere ad entrare in tale posizione consigliamo sempre di ascoltare il proprio corpo e di non forzare mai, in quanto se ci si trova in una posizione di vero ascolto, si può capire quali sono i propri limiti e accettarli.
È un asana al primo impatto molto semplice ma in realtà richiede equilibrio lungo l’asse verticale del corpo; necessita quindi di molta attenzione e concentrazione.
Proprio per la sua apparente semplicità può trarre in inganno e può capitare che non si riesca ad eseguirla al meglio se così fosse non ci si deve preoccupare, e senza sforzarsi, con il tempo, si riuscirà non solo a eseguirla nel modo più profondo che questa posizione richiede, ma se ne trarranno anche i giusti benefici, diventando più consapevoli e acquisendo maggiore equilibrio.
In questi tempi di instabilità molte persone si sentono decentrate e prive di reali punti di riferimento e Tadasana seppur sia semplice, è un’ efficace pratica per radicarsi. Ci aiuta a livello psicologico e comportamentale per avere solide fondamenta.
Infatti, metaforicamente parlando per crescere c’è bisogno di avere radici.
Tadasana serve anche a conquistare la consapevolezza della verticalità e a perfezionarla. L’influenza che lo “stare dritti” ha sulla nostra psiche e sulle nostre emozioni oltre che sulla salute, sono molte, pensiamo ad esempio, a come ci “incurviamo” sotto il peso dei problemi che ci assillano.
Oppure osserviamo, stando ben radicati sui piedi e slanciati con il capo verso l’alto concentrandosi sulla sommità del capo all’innalzamento verso l’alto e consapevoli di questo innalzamento, diveniamo antenna di collegamento tra la Terra e il Cielo.
Praticare in modo consapevole Tadasana ci aiuta ad allineare la colonna vertebrale e il corpo, rinforzando così il senso di integrità.
La posizione della montagna, infatti, consiste nel rimanere ben eretti.
I piedi sono appoggiati a terra uniti o paralleli alla distanza delle anche e le braccia sono ai lati del corpo. I palmi delle mani sono leggermente aperti in avanti. La colonna vertebrale è dritta ma non rigida.
Il peso del corpo è distribuito equamente su entrambi i piedi. Le ginocchia, le anche e le spalle sono allineate. Se vuoi chiudi gli occhi o guarda un punto fisso e respira in maniera spontanea, senza sforzo. Il petto è aperto, il pube si alza e il coccige di abbassa.
Rimani consapevole del flusso dell’inspiro ed espiro, portando l’attenzione ai piedi ben radicati a terra.
Mantieni la posizione per qualche minuto con dolcezza.
E’ stato un piacere poterti parlare di Tadasana una delle principali posizioni di Yoga, accessibile a tutti e fondamentale per portare benessere.
Namastè!

“Chiara è insegnante di Hatha Yoga, Vinyasa yoga e praticante anche di altri stili. Seguendo questa passione nata per migliorare la sua vita da sportiva e il suo benessere fisico e mentale quotidiano, si diploma nel 2018 e negli anni a seguire consegue diverse specializzazioni Yoga bimbi e Yoga per la terza età. Insegna yoga e nel mentre continua quindi a formarsi, documentarsi e ad accrescere le proprie conoscenze frequentando diversi workshop.
Nel 2018 fonda inoltre il progetto The Lagomers con il compagno Luca, fotografo e maestro di snowboard, con l’intento di condividere le proprie passioni e il proprio stile di vita semplice ed autentico a contatto con la natura con tutti gli appassionati di yoga, sport outdoor, fotografia, viver sano e sostenibile, negli habitat prediletti quali la montagna e i contesti naturali.
Tale nome deriva dal termine svedese “LAGOM” che letteralmente significa “la giusta quantità”, “l’essenziale”, “in equilibrio” e questo significato li identifica e caratterizza la loro vita sempre nel rispetto dell’ambiente che li circonda. Da oramai una decina di anni la montagna diventa la loro casa per la maggior parte dell’anno ed ecco che uno dei loro sogni si avvera. Il contatto con la natura diviene sempre più forte e si trasforma da desiderio a necessità, perché diviene la loro linfa vitale cambiando così la loro vita da cittadini.
La natura è la loro casa e vivere a stretto contatto con essa li fa sentire vivi. Adorano perdersi nella natura osservando ogni piccolo movimento, profumo o cambiamento e la trattano con grande rispetto come se fosse una parte del loro corpo: in fondo tutti noi siamo parte della natura.
In questo contesto lo yoga prende sempre più vita all’interno delle loro vite e Chiara mossa dalla volontà di trasmettere le proprie sensazioni, emozioni e conoscenze con gli altri ma soprattutto renderli felici e provare a cambiare la loro giornata decide di insegnare.
“Questa disciplina quando bussa alla tua porta ti travolge positivamente e per questo non puoi che accoglierla nel migliore dei modi facendo spazio e lasciando andare ciò che non serve”.
Da subito si rende conto che insegnare rappresenta una grande opportunità di condivisione e felicità ed abbinata al suo lavoro principale (consulente di sport marketing e project manager di eventi) le regala armonia e pace in un luogo che ama e con chi ama. Potrete praticare con Chiara online, tra i monti dell’Alta Valtellina in particolare a Livigno e in Valdidentro, e in città a Milano e in provincia di Varese a Gallarate e limitrofi.
Il loro motto è “La vita è un equilibrio: ama la vita che vivi, vivi la vita che ami”
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