Per noi lo Yoga è arte, dedizione, disciplina e armonia:
l’unione perfetta tra corpo e mente che genera bellezza, pura e semplice.
Con #UrbanYoga sperimentiamo i contrasti tra bellezza e degrado.
Lo abbiamo fatto in un posto magico, nascosto nella periferia milanese e custodito da una delle persone più speciali che abbiamo incontrato nel nostro cammino: Il castello di Zak.
In questo posto Zak, filantropo, abitante e custode del castello, ha portato per primo la bellezza.
Un uomo dal passato difficile, che ha saputo risollevarsi e darsi uno scopo nobile, creando con il sudore della fronte e la cultura acquisita in una vita intera uno dei musei urbani più belli del nostro paese.
Lo ha fatto creando un luogo di aggregazione per writers e artisti provenienti da tutta europa, che portano la loro arte al castello e la riversano sui muri che Zak assegna loro.
Ma non tutti hanno la possibilità di esprimersi in questo posto: vengono lasciati fuori gli opportunisti, i presuntuosi, quelli che non hanno un cuore puro.
Perché Zak sa bene che l’arte ne risentirebbe… e ha ragione.
Attraverso le mura del castello traspaiono emozioni vere, impresse da persone speciali, oltre che talentuose.

L’atmosfera, la sensazione che si ha stando dentro il castello, è indescrivibile: si ha l’impressione di essere catapultati in un altro mondo, dove le priorità che hai vengono riviste e quello che conta è davvero soltanto chi sei.
Anche questo, è merito di Zak.
Perché non si è limitato a creare una “galleria d’arte”, ma ha fatto molto di più: il Castello è un viavai di persone stupende, perlopiù ragazzi, per i quali è diventato un luogo di aggregazione e di cultura: perché qui, nei salotti di Zak, non si parla di frivolezze o dei piccoli problemi che la vita quotidianamente ci pone sul nostro cammino… no, queste cose vengono lasciate fuori.
Dentro c’è spazio solo per arte, poesia, cultura, filosofia e, soprattutto, amicizia e amore.
Grazie a delle bellissime amicizie in comune, Zak ha voluto farci portare la nostra arte al castello: tutta quella che avevamo!
Abbiamo deciso di raccontare, con la metafora dello Yoga e della sua bellezza, la storia di Zak e del Castello, mandando un messaggio ben preciso: portando l’amore e la bellezza sempre con noi, possiamo rendere bello tutto ciò che non lo è.
Possiamo portare l’amore laddove è assente.
Lo abbiamo fatto attraverso le asana di Jacopo e Paola, attraverso il video di Andrea, attraverso il progetto #UrbanYoga di ReYoga: per stimolare tutti voi a condividere la bellezza che potete portare, con lo Yoga, la dove ce n’è bisogno!