Il fiume si distende fino a raggiungere quelli del mare.
Maggio è il mese dei confini personali che si ampliano, piano piano ritorniamo ad appropriarci della nostra libertà di movimento e ogni piccola concessione ci ricorda il valore della socialità e del libero arbitrio.
Questo periodo di quarantena ci ha messo di fronte al tema dei confini ogni giorno. Ha evidenziato come questi confini non siano solo fisici ma anche mentali e qui ci siamo soffermati a lavorare con la nostra pratica. Con lo yoga i nostri confini interiori si espandono portandoci in una condizione mentale di calma. Attraverso lo yoga impariamo a porci in una condizione di maggiore apertura verso gli altri e ci prepariamo ad una nuova forma di socialità, più umana, più comunitaria.

Come si sono ampliati e si amplieranno i nostri confini?
Ci piace immaginare questa crescita come un flusso che prende vita dentro di noi e arriva ad abbracciare la moltitudine della comunità di cui ci sentiamo parte. Come un fiume, dalla fonte alla foce, percorriamo una strada personale che segue le sponde del nostro essere e raggiungiamo l’infinita grandezza di un “noi” dentro cui sentirci parte.