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La Cura Semestrale e Annuale

A cura di Elisa Annovi

“Non c’è niente di costante tranne il cambiamento.” Buddha

nuove prospettive yoga

Ricavare tempo per cambiare la casa mentre noi cambiamo è l’obiettivo di questo prenderci cura degli spazi che abitiamo. Abbiamo visto come è possibile ricavare tempo e spazio riguardando le abitudini di cura settimanali, giornaliere, mensili. Ogni tanto, però, serve una cura profonda e prima di iniziare occorre un cambiamento di prospettiva.

Se abbiamo relegato le sistemazioni di ciò che gocciola o scricchiola alla cura mensile e ci siamo dati il tempo di eseguirle, in casa tutto funzionerà al meglio. Alcune manutenzioni saranno da eseguire ogni anno: sulle porte, sulle finestre, sui riduttori di flusso nei rubinetti. Queste lavorazioni possono essere inserite semplicemente in una lista, organizzate ed eseguite con facilità.

La ciclicità stagionale negli spazi chiusi non comporta solo una manutenzione bensì un vero e proprio movimento ciclico che ogni anno si ripete nelle nostre attività, anche quando non ne siamo coscienti.
Tra la fine dell’estate e l’autunno, gli spazi che abitiamo chiedono di essere sistemati per essere vissuti per lungo tempo in ore con poca luce solare.

È il momento giusto per cambiare lentamente gli spessori dei tessili di casa, le tende possono diventare meno coprenti e più leggere, le coperte più pesanti.

Nell’ammirabile cultura nipponica, in occasione dell’equinozio di autunno, è uso cambiare le stoviglie e i paraventi, sostituendo quelli con i rami fioriti ad altri con i rami spogli e gli animali autunnali. In questo periodo si aggiungono di nuovo le finestre ai loggiati per iniziare ad avere un riparo in più dal freddo e per trasformare i portici ombrosi estivi in corridoi luminosi invernali, apribili per godere del sole ma facilmente richiudibili nel caso di pioggia.

In autunno il motto è “fare spazio” e preparare un nido caldo dove passare l’inverno. Ci prepariamo ad una grande inspirazione, lunga come due stagioni, autunno e inverno. Un lungo e profondo entrare e stare dentro.

Per fare spazio è necessario valutare con attenzione cosa vogliamo avere a portata di mano, cosa possiamo spostare in luoghi più difficili da raggiungere, cosa non ci interessa più ma forse interessa a qualcuno che conosciamo e quindi possiamo regalare o buttare se in cattivo stato.

Vivere con pochi oggetti attorno è un’indicazione che viene data da tutte le religioni e filosofie spirituali e si basa su un concetto molto semplice. Anche gli oggetti chiedono attenzione e tempo. Per trovare tempo per l’anima e lo spirito non possiamo dover occupare tutto il tempo a nostra disposizione e la nostra attenzione per gli oggetti.

casa nipponica corridoio inverno
arazzo giapponese
casa nipponica inverno

Ora gli spazi che viviamo da questo punto di vista sono anch’essi oggetti. Il tempo che dedichiamo loro dovrebbe essere limitato per due motivi: lasciare un tempo libero per occuparci della nostra anima, fare ciò che si deve fare con atteggiamento di contentezza.

Difficilmente se passassimo l’intero sabato a pulire, sistemare, lavare o asciugare lo faremmo con contentezza. Difficilmente se passassimo tante ore per ogni giorno a sistemare parti diverse degli spazi che viviamo ne usciremmo arricchiti. Difficilmente la nostra anima ne sarebbe nutrita.
Un po’ di tempo è giusto, può diventare un esercizio per presenza, attenzione e contentezza. Tanto tempo potrebbe spostarci più sulla frenesia del fare (più si sistema e più si vede che c’è ancora da sistemare). In un attimo si finirebbe per pulire sul pulito in modo nervoso. Ecco, qui ci vuole un bel respiro e una buona attenzione per cambiare abitudine.

Fare spazio significa organizzare lo spazio in modo che sia ordinato, facile da pulire, decorato e decorabile con il cuore in qualche dettaglio. Spostare, regalare, buttare ciò che non desideriamo più avere con noi.

Una volta svuotato lo spazio, occorrerà inserire un po’ di calore per l’inverno, una lampada in più con luce calda e avvolgente, un angolo per leggere nelle sere di inverno, qualche tappeto o altro tessuto che decori e porti morbidezza.

morbidezza arredo inverno
arredo casa inverno

Un nido è caldo quando la notte ha luci calde, oltre alle luci che permettano di vedere bene. Materiali caldi come il legno e cuscini, tappeti, coperte, per rendere morbido e accogliente l’ambiente, tende leggere per lasciar entrare la luce solare il più possibile. Questa è la ricetta che suggerisco.  Possono anche cambiare i decori, si possono togliere quadri se li sentiamo soffocanti oppure possiamo aggiungerne di nuovi se vogliamo sentirci avvolti da immagini o fotografie a noi care.

E dopo un lunga inspirazione arriva la lunga espirazione, la primavera e l’estate. Per questo in concomitanza con l’equinozio primaverile sentiamo il bisogno di ”lasciare andare”, alleggerire. In molte culture è il momento delle “pulizie di primavera”, che servono a questo.
Per quanto siamo attenti, l’attitudine della precedente stagione è accumulare. Accumulare oggetti, riviste, libri, attrezzature per attività più o meno creative.

arredo estate spazio casa yoga
arredo casa yoga
decori estivi

Il motto di questo periodo è quindi ri-organizzare. In parte significherà di nuovo fare decluttering, decidere cosa tenere, cosa regalare e cosa buttare. Ma in questo caso, in questo tempo la sistemazione ha lo scopo di supportare le attività che ci interessano in questo momento.

La primavera, infatti, è un grande inizio: di nuove strade professionali o cambiamento leggero delle stesse, della voglia di fare nuove attività oppure un’attività nuova iniziata durante l’inverno che ha bisogno di avere più spazio nel luogo che abitiamo.  È quindi un preparare la tavola a quello che vogliamo fare, mettendoci sopra e in vista tutti gli ingredienti che ci occorreranno nelle nostre attività lavorative, ludiche, di studio e creative.

spazio attività creative
chitarra

Se lo yoga ci invita verso la meditazione allora possiamo creare un angolo appartato per la nostra pratica casalinga. Se ci è tornata la voglia di cucinare tanto, dopo un periodo di zuppe invernali, allora la cucina può aver bisogno di essere svuotata e gli oggetti che vogliamo a portata di mano potrebbero cambiare. Se abbiamo deciso di imparare a suonare uno strumento, dopo un po’ che vaga in casa, sarà il momento di trovargli uno spazio dedicato. Oppure, se abbiamo iniziato a dipingere o colorare in una parte della libreria faremo spazio per contenere tutto ciò che ci serve.

A breve dovremo difenderci dal sole, le finestre rimarranno più aperte e di nuovo le tende potranno diventare più pesanti, mentre le coperte più leggere, i cuscini e i tappeti potranno lasciar spazio al pavimento, la morbidezza lascerà spazio alla leggerezza per la calda estate.
L’aria è l’elemento di questa stagione e sono proprio aria e spazio che occorre ora portare nei luoghi chiusi assieme all’apertura verso l’esterno.

l movimento di contrazione del respiro che lascia andare ciò che non serve più rilassando e distendendo è lo stesso che ci chiedono i luoghi. Gli spazi che abitiamo ci chiedono annualmente una lunga inspirazione e una lunga espirazione.

inhale exhale
rondini illustrazone

Prenderci il tempo di farlo significa ossigenare in profondità i luoghi che viviamo evitando ristagni fastidiosi. Parliamo di sensazioni sottili, difficili da percepire? No.
Si tratta solo di sentire un luogo in armonia oppure in disarmonia e come essere umani siamo portati a sentire la differenza in modo immediato e istintivo.
Pulire a lungo uno spazio caotico, nel sentire del nostro corpo viene percepito quasi come una mancanza di pulizia, ordinare a fondo anche senza pulire ci dà la sensazione di un luogo pulito e in armonia. È una percezione fisica molto chiara che sentiamo subito.

Siamo nella tarda primavera è il momento giusto per provare!! Namastè

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