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La Mente dello Studio

A cura di Elisa Annovi

Continuando il percorso attraverso i componenti che costituisco gli edifici, in particolare case di yogi o yoga studio, proviamo ora ad occuparci di quella che metaforicamente è la Mente dell’ambiente.

Proviamo a pensare a come tanti dei luoghi che ci rimangono addosso, come sensazione o ricordo di dettaglio, hanno una cosa in comune: una visione iniziale che ha guidato tutto il processo progettuale e di realizzazione.

Pensiamo ad icone come i grandi palazzi italiani, le regge o i castelli, ad edifici come Casa Milà di Gaudì a Barcellona o un tempio di qualsiasi religione. Ciò che porta la sensazione generale di armonia e che comunica in maniera immediata quello che accade dentro è lo stile e spesso, questo stile è riferito ad una persona, un regnante, un committente o una divinità.
Lo stile ci permette girando per il mondo, dopo aver viaggiato un po’, di riconoscere al volo ciò che viene dalla cultura mussulmana, cristiana, egizia, ciò che appartiene alla tradizione italiana o alla tradizione di altre nazioni. Addirittura in Italia capiamo subito che abbiamo cambiato regione quando uscendo dalla stazione centrale vediamo i palazzi attorno a noi!

yoga studio ispirazioni
yoga studio_ispirazioni2

Spesso si pensa che l’architettura moderna non abbia un vero e proprio stile ma piuttosto che si sia internazionalizzata, come i vestiti, simili in tutte le città del mondo.
Questo è spesso vero in certi tipi di architettura, come nei grattacieli o nei grandi complessi direzionali e commerciali fatti da grandi archistar.

Quando si parla di interni, però va tenuto a mente un aspetto fondamentale: ciò che fa sentire bene le persone in uno spazio è il sentire che questo ha un’identità. 

Se andiamo a trovare una persona calda e affettuosa ed entrando in casa sua troviamo un ambiente freddo e asettico, sentiamo subito che quello spazio non è il suo spazio.

yoga studio freestyle

Certo abitando con più persone le cose un po’ si complicano ma venendo allo spazio di yoga è indubbio che esso dovrebbe rispecchiare lo stile e la personalità di chi insegna o pratica in quella stanza.

Come fare? Come capire quale è il nostro stile o quale stile vogliamo comunicare?

Di tutti i processi della progettazione di interni questo è uno dei primi in termini temporali ed è uno dei fondamentali, perché guida tutte le scelte future. Esso è anche uno dei più delicati.

È difficile accompagnare una persona a capire cosa può piacerle e cosa no, in quali vesti si sente a suo agio e in quali no. Usando una metafora che spesso si usa nel mondo Yoga, penso che questo processo psicologico sia simile al fiore del loto: spesso si parte da un confuso fango per vedere fiorire un loto meraviglioso.

fiore loto rosa

Si tratta di una visione dentro la quale possono vivere in armonia le caratteristiche tipiche del soggetto che sta creando il suo spazio di yoga. Deve esprimere la sua unicità alle persone che entrano in quello spazio e avvolgerle con il “profumo” unico e speciale di quella persona.
È qualcosa di molto simile al trovare il proprio stile nella scelta del vestiario. È come incontrare qualcuno che è totalmente se stesso, anche nell’abbigliamento e nel portamento: al di là delle mode, della situazione, della praticità o dell’eleganza.
La visione che porta l’unione tra individualità unica dell’insegnante (o praticante) e lo spazio per la pratica si muove a partire da questa prospettiva.
Il procedimento per ottenere questo effetto è un procedimento quasi alchemico di successiva purificazione / cristallizzazione di un’idea grossolana iniziale.
È di fatto una terapia per ambienti che va al di là della scelta di materiali o colori fatti in base alle preferenze del momento. È l’espressione di un’unicità ben radicata dentro se stessi tramite l’uso dei giusti materiali e dei giusti dettagli.

Se stai organizzando il tuo spazio yoga puoi iniziare chiedendoti come vorresti che un’altra persona entrando definisse il luogo.

Chiediti se queste definizioni appartengono già al tuo modo di vestire/vivere/essere o se è la direzione verso cui senti di voler andare e poi inizia a cercare immagini che ti diano quelle sensazioni. Salvale o stampale e mettile tutte nello stesso luogo, in una cartella virtuale o di carta, meglio ancora in un vassoio a vista.
Ti stupirai di come queste immagini nel tempo pian piano ti aiuteranno a fare chiarezza tra quello che ti piace e quello che ti infastidisce e ti stupirai di come togliere anche un piccolo vaso che hai capito ti disturba, dia ai tuoi spazi un immediato senso di benessere e armonia.

Prova a chiarire la tua visione e prova a trasformare il tuo spazio per farlo somigliare il più possibile alla persona che senti di essere.
Namasté

Per maggiori info: www.elisaannoviarchitetto.com
Facebook: Elisa Annovi Architetto

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